affrettati lentamente e altre saggezze antiche

Non è un mistero che il Festina Lente sia il mio motto preferito. Quando ho studiato storia antica all’università, ho studiato la cultura dell’antica Grecia e di Roma. Io preferivo i greci, ma ho imparato ad apprezzare il patrimonio di storia, architettura, tattica militare e filosofia degli antichi romani. E parte di questo patrimonio è in forma di brevi espressioni, come telegrammi mandati attraverso i secoli per insegnarci a vivere: i motti latini.

Questi detti racchiudono grandi insegnamenti su come affrontare la vita, gestire il tempo, superare le difficoltà e vivere in modo più consapevole. Oggi mi soffermo sul motto che ha dato il nome al marchio, Festina Lente: affrettati lentamente. E poi parlerò brevemente dei tre motti latini che hanno ispirato tre dei nostri dieci accordi: Carpe Diem, Hic Et Nunc e Per Aspera Ad Astra. Perché le parole antiche possono insegnarci tanto con preziosi spunti di riflessione e strategie pratiche per affrontare le sfide della vita.

Ma ora, concentriamoci sul nostro nome.

L’Arte di Bilanciare IL Tempo

Il motto latino Festina Lente può essere tradotto come "affrettati lentamente" ed è uno dei detti più significativi dell’antica saggezza romana. Abbi uno scopo, vola con la fantasia ma resta con i piedi per terra. Anche nell’urgenza, prenditi tempo. Assapora ogni istante. Fa’ le cose con calma. Falle bene e con gioia.

Trovare un equilibrio tra la necessità di agire con rapidità e l'importanza di farlo con attenzione e prudenza è un pensiero dell’essere umano da millenni. In più, nell’epoca moderna dominata dalla velocità, dai tempi stretti e dalla pressione costante, Festina Lente ricorda l’importanza di prendersi il tempo necessario per fare le cose nel modo giusto, senza fretta ma senza pause inutili.

Io sono una persona che si affretta, che si butta, a volte senza analizzare troppo le situazioni, perché la staticità mi spaventa (e ci sto lavorando!). Per questo l’idea di affrettarsi lentamente è un paradosso che tengo sempre in mente. Ma serve anche per chi tende a paralizzarsi per inseguire il perfezionismo. A loro direi che in festina lente c’è un approccio ponderato e il consiglio di avere una buona strategia in tutto, ma alla fine bisogna agire, bisogna realizzare qualcosa, anche se non è “perfetta”.

L’equilibrio tra intenzionalità e calma è un filo da funambolo, ma mi conforta sapere che tante persone prima di me e con me apprezzano questa apparente assurdità. Sì, perché il motto latino Festina Lente piacque probabilmente per primo ad Augusto, il primo imperatore romano. Non non solo a lui.

Augusto, da grande uomo di marketing quale era, fece coniare delle monete d’oro con l’emblema del granchio e della farfalla: il simbolo del paradosso dell’affrettarsi lentamente. Ed io, che ho studiato storia antica all’università, ho ripreso l’antico simbolo che è diventato il nostro logo.

British Museum

I Medici durante il rinascimento a Firenze, rappresentarono questo motto con una tartaruga e una vela, mentre, durante lo stesso periodo, Aldo Manunzio (uno stampatore veneziano) aveva usò l’immagine di un delfino arrotolato attorno a un’ancora.

È bello sapere che per secoli, persone diverse, in situazioni storiche e sociali diverse, abbiano apprezzato queste parole sempre moderne.

Ma passiamo a uno dei motti più famosi:

Carpe Diem: Cogli l’attimo

“Cogli l’attimo" o "Vivi il presente" è una frase attribuita al poeta latino Orazio e ci invita a non rimandare le opportunità, a vivere intensamente ogni singolo momento e a trarre il massimo dalla vita, senza lasciarci sopraffare dalle preoccupazioni o dai rimpianti futuri.

Il titolo del film “Dead Poet Society” di Peter Weir è stato tradotto in italiano con “L’attimo fuggente”, perché il concetto di Carpe Diem era al centro della storia: un professore che insegna ai propri alunni a vivere sapendo che bisogna cogliere l’attimo, vivere il presente finché siamo in vita. È un bellissimo film, romantico nel senso vero del termine: non c’è una storia d’amore in senso classico. Nessuno si innamora di nessuno qui. Ci si innamora della vita.

Carpe Diem è un monito antichissimo e senza tempo, ma particolarmente utile per chi, come me, è colto dall’ansia che a volte paralizza. E in un certo senso Carpe Diem assomiglia un po’ a Festina Lente, ma si avvicina anche a un altro motto, un monito a riscoprire il valore del qui e ora.  

Hic et Nunc: Qui ed ora

Hic et Nunc, che in latino significa "Qui e Ora" e ci invita a concentrarci sul presente, abbandonando i rimpianti del passato e le preoccupazioni per il futuro ed è forse il più contemporaneo di questi motti perché l’importanza di vivere ogni momento con attenzione e consapevolezza è diventata una necessità molto attuale.

L’essere presente a noi stessi è già difficile in generale alla mente umana, ma non è sempre una cosa negativa: perdersi in un film o un libro, ricordarsi di un episodio bello del passato, assaporare una prossima vittoria futura, non sono necessariamente cosa negative. Ma, come dicevano appunto i romani, es modus in rebus: bisogna trovare una misura nelle cose.

E allora, ricordarsi ogni tanto di stare nel momento presente, scacciando malinconie del passato o ansietà per il futuro, è un monito utile: ti permette di goderti appieno le esperienze che vuoi vivere pienamente, dilata il tempo, riduce l’ansia e porta, in generale, una maggiore serenità. Io lo faccio per esempio quando sono in coda al supermercato: invece di spazientirmi, mi concentro su quello che è accanto a me e per un po’ mi dimentico di fare la fila. Mi dimentico di essere impaziente e mi concentro su quello che c’è intorno a me nel presente.

Per Aspera Ad Astra: attraverso le difficoltà verso le stelle

Questo motto parla di perseveranza, determinazione e forza di volontà. I romani ci ricordano che è normale che ci siano difficoltà e problemi quando ci poniamo uno scopo. Le avversità sono parte integrante del percorso verso un obiettivo. Nella vita quotidiana, tutti affrontiamo ostacoli di diversa natura, sia personali che professionali. La filosofia di Per Aspera ad Astra ci incoraggia a non arrenderci di fronte alle difficoltà, ma a considerarle come opportunità di crescita. È la famosa resilienza di cui si parla tanto: riuscire a trasformare gli ostacoli in stimoli. Non sempre facile ma un bel monito da considerare per non farci abbattere.

In breve

Perché ho scelto questi tre motti per altrettanti profumi? Sono i miei preferiti: tutto qui.

In Carpe Diem ho visto al cuore dell’azione: a un posto caldo e scuro, prezioso e pulsante, che contiene l’anima di chi poi si butta in tutto quello che fa, sapendo che bisogna farlo ora, cogliendo l’attimo. 

Per Hic Et Nunc ho pensato alla serenità che sentiamo quando viviamo nel presente che è un dono. Allora abbiamo creato un accordo fougère, caldo e fresco insieme, delicato e leggermente fiorito.

Del motto Per Aspera Ad Astra ho tenuto solo la fine: ne avevo abbastanza di difficoltà quando ho costruito questa azienda, questo piccola realtà tra giganti. Allora Ad Astra è il profumo dell’ambizione, che ci porta tra le stelle, in un mare lunare salato, iodato, cristallino e aromatico.

E tu? Hai un motto latino preferito? Condividilo con me.

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